climbing

  • Val Masino – Spigolo Vinci e Gervasutti

    Cinque giorni liberi ed eccoci che ci ritroviamo a riempire il nostro Caddy con tutta l’attrezzatura ed il cibo necessario. È la settimana che precede ferragosto.

    Partiamo in direzione Val Masino. Per chi non la conoscesse è una vallata che si trova in provincia di Sondrio, alle spalle del famoso Piz Badile e del suo vicino Pizzo Cengalo. Forse vi suonerà il nome Val di Mello. 

    Montagne di granito dalle guglie inquietanti ci circondano non appena arriviamo a Bagni di Masino, dove lasceremo la macchina per la prima avventura.



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  • Via delle Guide – Crozzon di Brenta

    È sabato sera e Matteo, un nostro amico, ci manda una foto dal rifugio Pedrotti, in Brenta. È seduto al tavolo con Elena e Gallo, gestori del rifugio nonché nostri soci d’arrampicata e di avventure. Ci dice che domani andrà a fare la Via delle Guide al Crozzon di Brenta.

    È una via di quasi 1000m di sviluppo, impegnativa non tanto “solo” per il grado quanto perché, nel complesso, per chi l’affronta, si presenta come una giornata decisamente lunga, dove l’attenzione va tenuta alta per parecchie ore. La via è tutta da cercare e spesso, da sosta a sosta, in 40/50 m di tiro, non si trova neanche un chiodo, o forse al massimo uno o due, ad indicarci che, per ora, siamo sulla “retta via”. 

    L’idea ci mette una pulce nell’orecchio, o meglio, la rimette a Marco.



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  • Cassin al Piz Badile

    L’avventura più lunga ed intensa fatta insieme.

    La Cassin al Piz Badile si presenta come un vione di una ventina di tiri per circa 800 metri, sulla sua facciata Nord-Est. Si trova al confine tra Italia e Svizzera. Una delle sei famose North Faces delle Alpi, la penultima ad essere stata scalata da Cassin e soci, nel luglio del 1937.

    Nonostante la facciata nord e la forma imponente ed apparentemente liscia i gradi sembrano, almeno sulla carta, abbordabili, ed ecco che nello stesso instante in cui Marco mi parla del Piz Badile, nasce dentro di me la voglia e la curiosità di salirci.



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  • Fessura Buhl – Val Pradidali

    Era da più di un mese che non facevamo un’avventura insieme, e che io non toccavo roccia. Entrambi nell’ultimo periodo (per fortuna) abbiamo lavorato a bomba, e, nei momenti in cui ci siamo trovati liberi da impegni, il meteo non ci ha mai graziati.

    Morale io fremevo per vivere un’altra avventura insieme, per finire le giornate con le gambe fuse, per quella sensazione di stanchezza sana, nascosta solo da un grande sorriso di soddisfazione.



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  • La nostra prima via in ambiente in alternato – Le Bal des Boucas

    Quando si dice che ogni tanto il piano B sia migliore del piano A. Questa volta in realtà siamo finiti a scegliere il piano D, e che si è rivelato una vera bomba!

    Piano A miseramente fallito in quanto il rifugio doveva ancora aprire, piano B praticamente pronti a partire e notiamo un cambiamento nel meteo che ci lascia poca speranza, piano C, nessuna speranza.

    Ed ecco che controllando nella valle di Monetier Les Bains il sole sembra splendere e la percentuale di possibilità di precipitazioni è finalmente zero.

    Marco ha già in mente che via andare a fare, conosce bene la zona perché dista qualche decina di KM in linea d’aria da casa sua a Oulx. In realtà queste sono proprio le montagne che lui chiama “casa”.



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  • Nautilus, una via di granito in Valle dell’Orco

    Prima via dell’anno insieme.

    Vogliamo mica iniziare facili facili su calcare, vicini a casa, dove siamo anche solo visivamente nella nostra comfort zone?! Eh no.

    La verità è che ora più che mai l’idea di andare finalmente un po’ in giro mi intriga tantissimo quindi alla proposta di Marco di andare a fare Nautilus, una grande classica su gradi abbordabili in valle dell’Orco, non posso che esserne entusiasta.



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  • Impara a muoverti su una via lunga

    Gli sci stanno lentamente lasciando lo spazio alle scarpette d’arrampicata, e queste giornate di fine maggio ci hanno permesso di iniziare uno dei primi corsi di vie lunghe qui ad Arco, vicino alla mia residenza estiva.

    Con Filippo abbiamo iniziato un percorso con l’obbiettivo finale, a fine estate, di essere autonomo su una via a più tiri.



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  • Climbing trip in Sardegna

    È ormai fine settembre, le giornate si stanno accorciando e al mattino l’aria inizia a diventare croccante. 

    Guardando indietro ai mesi estivi sono felice, abbiamo vissuto un sacco di avventure, su roccia, neve, e creste in alta montagna! Tutte esperienze che hanno arricchito il nostro bagaglio personale e che ci hanno dato momenti di grande gioia e soddisfazione. Abbiamo cercato di incastrare il meglio possible ogni giorno libero che coincidesse anche con una giornata di bel tempo. Tante volte siamo partiti e arrivati in cima, altre volte abbiamo saputo aspettare o addirittura rinunciare, tornando a casa senza nemmeno esserci sporcati le mani di magnesite e lasciando dei “conti aperti”.



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  • Don Quixote

    Già l’anno scorso Marco aveva in mente Don Quixote. Nella mia testa era un “prima o poi la faremo”. La sud della Marmolada con i suoi 800 metri di parete la vedevo inaccessibile. 

    Poi arriva fine luglio. Quest’anno ci siamo allenati un po’ più del solito e quindi mi sento più preparata e anche emozionata all’idea di arrampicare su questo paretone di nota fama e che si dice avere roccia bomba.



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  • Una via sul granito nel versante canavesano del Gran Paradiso

    Finalmente siamo tornati in parete. Insieme!

    Eh già, perché agosto è stato un mese intenso per entrambi e allo stesso tempo con incastri di giorni liberi un po’ del cavolo che non coincidevano con le finestre di bel tempo.

    Nel weekend in trentino danno brutto un po’ ovunque ed ecco che a Marco viene una bella idea! Perché non andare alla ricerca del sole spostandoci verso il Piemonte dove il meteo sembra essere più stabile?! Detto fatto, carichiamo due cose in macchina e ci dirigiamo verso la valle del Piantonetto, in Piemonte, vicino alla più conosciuta valle dell’Orco. Non proprio dietro l’angolo partendo da Trento alle 7 di sera ma siamo entrambi convinti che ne varrà la pena.



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