scialpinismo

  • Patrouille des Glaciers

    Ormai risale a più di un anno fa da quando Marco è stato contattato da Gary.

    Gary è un signore inglese che durante i mesi invernali scia spesso con Will, un maestro anche lui di madrelingua inglese che vive a Verbier. Will ha ospitato Marco l’anno scorso, quando stava lavorando in Svizzera per la formazione dei futuri maestri di sci per il modulo di freeride e freestyle. Gary ha una figlia laureata in medicina che lavora nei reparti di terapia intensiva. Penso sia del tutto superfluo sottolineare come questi ultimi due anni di Covid siano stati particolarmente duri per chi lavori negli ospedali.

    E da qui l’idea di creare una raccolta fondi, per pagare del sostegno psicologico, per tutto il personale che operi nell’ambiente ospedaliero, e che ne abbia bisogno.



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  • Les 3 Cols

    Ed ecco che con grande piacere, e forse oserei dire anche un po’ di sana emozione, torniamo a scrivere sulle pagine di questo blog.

    Qualche mese di silenzio, ma anche di attesa e pianificazione! Abbiamo atteso la neve, abbiamo lavorato e pensato ai progetti futuri, fino a che il futuro non è diventato presente. 

    Ci ritroviamo a caricare la macchina, con corde, caschetto e imbrago ma questa volta anche con gli sci. Andiamo in Francia, a Chamonix. Marco ha adocchiato un bel giro, una grande classica ma piuttosto lunga, e per questo un po’ meno frequentata. Il percorso si chiama “Les 3 cols”, e ripercorre l’inizio della Haute Route Chamonix-Zermatt.



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  • Monte Rosa con gli sci

    È da circa un mese e mezzo che mi ripeto che questa sarebbe stata l’ultima uscita con gli sci, ma per un motivo o per l’altro non ho ancora rispettato questa promessa. Forse la motivazione principale è che sciare è una mia grande passione, e che le condizioni straordinarie di quest’anno vadano sfruttate fino alla fine. 



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  • Abbiamo sciato il Neri

    Siamo a maggio e probabilmente tanti stanno già pensando ad arrampicare, a sentire un po’ di caldo sul corpo e a mettere un po’ di colore sulla pelle bianca, dopo essere stata al coperto per mesi sotto i vestiti invernali e la tuta da sci. 

    Ma aprile e maggio sono anche i mesi delle grandi scialpinistiche, del firn e delle traversate sci ai piedi. Delle partenze in notturna e dei rientri in tempo per il pranzo. Sono i mesi in cui parti con gli sci sullo zaino e in scarpe da ginnastica, con tanta voglia di sciare e anche tanto cuore per le svariate ore di portage.



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  • Concateniamoci tutti

    Poco tempo fa Furli, un compagno del corso guide di Marco, mi scrive, chiedendo se fossi libera per i giorni successivi, poiché lui e Gio, altro socio di Marco, hanno un progettino in mente. In caso fossi interessata, e disponibile, mi avrebbero spiegato. La curiosità è donna, oltre che parte essenziale del mio carattere. Quindi, libera e curiosa, ho chiesto di poter sapere cosa avessero in mente. Un concatenamento.



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  • Due giorni nel magico mondo degli Ecrins

    Tornando a casa in macchina Marco mi dice “Capisci perché qui per me è casa? L’altro giorno da in cima al Pic de Chamoissiere vedevi il Seguret. Siamo a circa 30km in linea d’aria. Eppure è tutto così diverso, e così magnificamente selvaggio. Ci siamo accampati in una piazzola dove finisce la strada e non abbiamo visto nessuno per due giorni. Ho fatto il bagno nudo nel fiume e non ho avuto neanche il minimo dubbio che qualcuno potesse passare in quel momento. Mi sento libero qui.”



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  • Abbiamo portato un’atleta di coppa del mondo con le pelli

    La classica chiamata inaspettata alle 7 di sera: “Sono a casa e domani sono libero, fate un giro”?!

    Marco e Matteo sono amici da una vita. Hanno condiviso avventure, viaggi, grandi sfacchinate e grandi serate. Poi si cresce, ci si vede meno. Le case sono vicine ma le strade si dividono, ma sono quelle amicizie che anche se non ti senti da mesi e non ti vedi da un anno bastano poche parole che è come se quell’anno non fosse mai trascorso.

    “Andiamo in un posto nuovo, in avanscoperta, potrebbe essere bellissimo, come no! C’è da camminare”!

    “Ok perfetto, mi avevano proposto una gita con partenza alle 7 e rientro verso le 2, ma vengo con voi”.

    “Benissimo, prima dell’una siamo alla macchina. Ma partiamo alle 4.30”.



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  • Cima Ombrettola con amici

    Un breve scambio di messaggi tra amici, uno sguardo al meteo e ci troviamo ad organizzarci per una pellata nella zona del Passo San Pellegrino. 

    Anche se queste sono le “mie zone” la verità è che non ho fatto molte gite invernali qui ad est, passando solitamente la maggior parte dell’inverno in Piemonte, nelle montagne di Marco.

    La nostra meta di oggi sarà la cima Ombrettola, che raggiungeremo partendo da poco sotto Fuciade e poi scollinando nell’altro versante dopo il passo delle Cirelle.



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  • Tour della guglia di mezzodì

    La settimana scorsa Marco mi chiede: “sei libera nei prossimi giorni? La Gigia mi ha chiesto se facciamo una gita insieme e io gli ho proposto lo Spaccacorna. Se fossi libera, avrebbero piacere che ci fossi anche tu”.

    Dato il periodo con maggior tempo a disposizione sono felice di poter andare a rifare questo bellissimo giro in buona compagnia, che questa volta Marco ha però pianificato con una variante in più!

    Ci troviamo alle 6.30 del mattino a Pian del Colle con Gigia, Franci e Comme. 

    Gigia e Franci sono delle grandi appassionate di sci alpinismo e Comme, parigino momentaneamente trapiantato in alta val Susa per stare con la sua bella Franci, negli ultimi anni ha scoperto il piacere di sciare, proprio grazie a lei.

    La nostra gita però parte subito in salita. In tutti i sensi. Scopriamo che le batterie dell’Artva di Gigia sono a zero, e, dopo aver ribaltato la macchina per trovare delle batterie extra senza successo, decido di fare una corsa a casa (Bardonecchia Oulx – Oulx Bardonecchia) per recuperare delle batterie cariche. Nel frattempo loro partono (tanto la prima parte del percorso si svolge per 500 metri di dislivello in una stradina nel bosco), ed io mi preparo mentalmente a questo vertical in solitaria per raggiungerli il prima possibile!



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  • crete de baude

    Vi ricordate quella valle bellissima in Francia, dove siamo andati lo scorso giugno per fare la via Les Dents des Cyrielle? (Se non sapete a cosa ci riferiamo, trovate foto e video qui) Stiamo parlando della valle di Nevache. Una valle che profuma di storia, con il legno scuro delle sue case abbronzato dal sole e dagli anni.



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