Freeride e scialpinismo in Vialattea (Sestriere – Sauze d’Oulx)

Sono appena tornato da una settimana di sci alpinismo nei Balcani. Mi trovo a partire dall’Italia con una buona condizione di innevamento in Vialattea ma  purtroppo le temperature previste per la settimana al mio rientro sono ben superiori alla media stagionale.

Con me questa settimana ho Julien, un ragazzo francese che vive a Londra. Mi ha contattato qualche mese fa chiedendomi di accompagnarlo in fuoripista durante la sua settimana bianca a Pragelato. 

Il primo giorno ci conosciamo e cerco di capire fino a dove posso spingermi con lui. Dopo due discese mi è già chiaro che sarà una settimana divertente. Julien è un bravissimo sciatore, stiloso, preciso e leggero dove serve. 

Le condizioni sono decisamente più belle di quelle che mi sarei aspettato. A nord la neve è ancora farina e, cosa sorprendente, ci sono pochissime tracce. 

Alla fine del terzo giorno facendo un mix impianti-pelli abbiamo sciato tutte le grandi classiche della zona. Canale Sangiacomo, Galassia, Faina, La val, Pattemouche, Rio Nero alta, i canali est del Fraiteve, Pitre de l’Aigle con discesa su Pragelato e il bosco più bello della Vialattea, il Barrakan. Le zone belle facilmente raggiungibili con gli impianti sono fatte. Gli chiedo se ha voglia di camminare un po’ di più del solito. Mi risponde: “troviamo bella neve”? Gli dico che bella neve e avventura sono garantite. Si parte. 

Ci troviamo a Borgata alle 9 e prendiamo l’impianto che porta alla Tana della Volpe. Da in cima al Motta attraversiamo fino al vallone sotto la rognosa dove ci aspetta la seconda ripellata. Due ore e mezza dopo la nostra partenza da Borgata ci troviamo sulla cresta che fa da spartiacque tra il vallone della Rognosa e la Val Troncea.  Nello zaino oggi ho portato anche l’imbrago e una corda da 40 metri. L’ingresso è ripido ed esposto. Assicuro Julien fino a quando diventa facile e poco dopo scendo anche io. Ancora un piccolo tratto da fare a piedi per superare delle roccette e siamo pronti per il vallone della Lendiniera. Ci aspettano circa 1100 metri di discesa in un ambiente fantastico. La neve nella parte più alta è dura portante con un filo di neve fresca a fare da copertura. Nella parte bassa troviamo polvere e, cosa più bella, siamo solo noi e le nostre tracce sono le prime. 

Arriviamo a Pragelato che sono le 13. Julien entusiasta dal giro mi chiede se c’è ancora tempo di fare una discesa nel pomeriggio. Gli chiedo se ha voglia di rimettere le pelli per la terza volta oggi. Mi risponde subito di si, senza farmi domande. Ormai ci conosciamo. Riprendiamo gli impianti che portano sul Sises e con una pellata di circa mezzora siamo in cima al Querellet. La prima parte è tutta svalangata, ma nei giorni precedenti avevo adocchiato un lenzuolo intonso, dove poteva esserci bella neve. Scendiamo con calma la prima parte e poi, come previsto, una striscia larga circa una ventina di metri che man mano diventa sempre più ampia ci regala una delle più belle discese di questi giorni. Polvere asciuttissima e intoccata ci accompagnano alla meritata birra delle 4 a Sestriere. 

Non mi stuferò mai dire che la Vialattea è un comprensorio incredibile per il mondo freeride e sci alpinismo. Per fortuna lo sanno ancora in pochi 😉

Marco

Chi sono? Sono Marco Eydallin e sono una Guida Alpina UIAGM e maestro allenatore di sci. Se vuoi venire in montagna con me in inverno o in estate scrivimi e pianificheremo insieme le tue uscite.

marcoeydallin@gmail.com

+39 331 2770468

0 comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *