Primo spigolo in Tofana di Rozes
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Dopo un’estate passata quasi interamente sulla West Coast, tra sveglie all’alba, lunghi avvicinamenti e creste in quota, finalmente torno a est, sulle Dolomiti, per godermi qualche bella giornata di arrampicata.
Con Alessandra e Stefano, due ragazzi di Verona, ci conosciamo da un paio d’anni. La nostra prima uscita insieme è stata un corso di multipitch ad Arco: una full immersion tra nodi, soste, gestione del materiale, progressione da primo e secondo, e calate in doppia. Un’ottima base per iniziare a muoversi con autonomia sulle vie a più tiri. L’anno scorso abbiamo fatto insieme la loro prima via dolomitica: la Piccola Micheluzzi al Piz Ciavazes.
Quest’estate abbiamo deciso di alzare un po’ l’asticella, pianificando due salite. La prima – la Normale al Campanile Basso – è saltata per maltempo. Per la seconda, invece, abbiamo puntato al Primo Spigolo sulla Tofana di Rozes, una via storica del 1946: 400 metri di dislivello, tra il IV e il V grado. Una linea importante per chi inizia a muoversi su grandi pareti dolomitiche.
Ci troviamo al Rifugio Dibona sabato pomeriggio. Il meteo è quello tipico d’estate in dolomiti: bello al mattino, ma nel pomeriggio arrivano i temporali. Quel giorno i ragazzi erano sul Sas de Stria e in cima si sono presi una bella scarica d’acqua. Anche per domani le previsioni danno tempo buono solo fino a metà giornata. Non ho voglia di fargli rivivere un’altra esperienza bagnata, quindi vado a letto con il dubbio: partire o no?
Cerco di non pensarci troppo. Come sempre, un passo alla volta. Sveglia alle 5:30, colazione veloce e alle 6 siamo in marcia. Arriviamo alla base della via con il cielo sereno… e siamo da soli! La parete si è asciugata bene, le ultime previsioni sono incoraggianti. Nessun dubbio: si parte.
Seguiamo la relazione di Montagna Biellese. I tiri sono lunghi, le soste ben attrezzate. Saltiamo su veloci ma senza fretta, gustandoci ogni tratto: diedri, spigoli, traversi un po’ esposti. Una via mai banale. Alessandra e Stefano sono in forma e in poco più di 5 ore arriviamo in cima. Bravissimi. Loro entusiasti… e io pure. Per stavolta niente pioggia, niente tiri bagnati. Ritorniamo al rifugio dove festeggiamo con una meritatissima birra.
Grazie ragazzi. Non vedo l’ora della prossima avventura.



























Grazie infinite Marco, esperienza meravigliosa! Alla prossima non vediamo l’ora anche noi!
Grazie a voi ragazzi, bellissima avventura! A presto per la prossima!