Traversata delle torri del Vajolet

Dopo aver sfogliato tante pagine di libri dolomitici, letto svariate relazioni, considerato la bellezza del contesto, avvicinamento, meteo etc etc etc ci decidiamo. La meta della nostra prossima avventura sarà il Catinaccio: andremo a fare la traversata delle torri del Vajolet.

Questa volta optiamo per dividere la nostra avventura in due giorni, dormendo al rifugio Re Alberto, giusto ai piedi delle tre torri.

Sulle torri corrono varie vie e se si vuole fare la traversata la si può affrontare partendo sia da un versante che dall’altro. Scegliamo di scalare sempre sul loro lato sud e partendo dalla torre Winkler, percorrendo la via Stegher. Ci teniamo come prima via la più dura, VI grado con dei passaggi non banali, talvolta fisici e leggermente strapiombanti. A seguire la torre successiva sarà la Stabler, percorrendo la Fehrman con i suoi diedri. Dulcis in fundo la torre Delago sulla quale decidiamo di salire il famoso spigolo Piaz. Esposizione assicurata sul balconcino all’attacco del terzo tiro. Le molteplici ripetizioni hanno levigato la roccia ma ciò non toglie che ci siamo comunque goduti la nostra salita. La Russolo ha anche azzardato un tiro da prima e per rendere ancora più mistico il momento non appena Marco ha attaccato il suo tiro da “passeggero” siamo stati ricoperti dalle nebbie 😉

15 tiri in totale, 7 ore tra scalate e discese in doppia. Un’altra bella avventura in terra dolomitica!

Per raggiungere il rifugio Re Alberto ci abbiamo messo due ore, abbiamo preso i primi due tronchi della seggiovia partendo da Pera ed arrivando fino al Pian Pecei, a 1800m. Il rifugio si trova a 2600m ed i loro canederli e spiegeleir sono buonissimi 😉 

3 comments
  1. Complimenti per la salita e il bellissimo video.
    Ci sono stato a settembre ma ho fatto solo la Stabeler e la Delago.
    Confermo! I canederli sono fantastici.

    • Grazie mille Gabriele e grazie per aver guardato il nostro video! Le Torri del Vajolet regalano emozioni..un po’ come i canderli 😉

  2. Siete bravissimi, fate cose che non avrò mai il coraggio di fare ma grazie a vostri racconti e film si assapora la Montagna nella sua bellezza

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